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Film: #NICO63. Una vera storia per aprire gli occhi sulla SLA

La vera storia di Nicola, ragazzo di Mestre con la SLA, ora è un film dal titolo “#nico63” e il suo messaggio di speranza è stato presentato, ad agosto, alla 76^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nicola Zinelli è un ragazzo, come tanti, che vive immobilizzato a letto da 13 anni, collegato a un respiratore e a una macchina PEG che lo alimenta attraverso una sonda. Colpito dalla SLA, la sclerosi laterale amiotrofica ,gli avevano detto che poteva avere una aspettativa di vita di altri 5 anni. Come si può reagire a una notizia del genere? Nicola l’ha fatto non demordendo. L’ideatore, produttore e il regista Paolo Lirussi di Mirano (VE) ha realizzato la pellicola in un anno di lavoro; “#nico63” è un film drammatico che tocca il delicato tema del fine vita. L’argomento e l’atmosfera creata è molto coinvolgente, che non mette in luce solo il tema della malattia, ma soprattutto su aspetti umani come la convivenza con persone di altri ceti e culture sociali, l’altruismo, l’amicizia; tutto questo ha strappato applausi e lacrime a tutti i presenti alla presentazione. “Questa piccola produzione, che è un onore poter proporre in questo contesto, – ha raccontato Paolo Lirussi, all’esordio come regista con #nico63 – è partita per aiutare un amico, Nicola appunto, a superare i momenti di crisi. Lui aveva il desiderio di scrivere una specie di testamento su libro. Su mia proposta, abbiamo provato a farne un film. Grazie alla sensibilità incredibile delle istituzioni, siamo riusciti a produrre un lungometraggio limitato, ma dai contenuti forti. Un momento per far capire questa malattia a più persone possibili. Con il desiderio di trasmettere un messaggio positivo che possa aiutare altre persone come Nicola e le loro famiglie. A volte, un ammalato chiede solo un sorriso, una carezza: basta poco per essergli vicino”. La sua storia vera è divenuta un film grazie alla professionalità di Paolo Lirussi e, con patrocinio del Comune di Venezia, è stato inserito anche nella programmazione de “Le Città in festa”. “E’ importante – ha spiegato la vicesindaco, Luciana Colle – dare voce a una situazione di cui si parla sempre troppo poco. E’ fondamentale che la gente sappia, conosca e soprattutto si renda conto che non c’è assolutamente niente di facile, per i malati e le loro famiglie. E se si tratta di malattie che non si possono contrastare, si possono comunque circoscriverne le conseguenze attraverso la diffusione della cultura della conoscenza”. All’incontro in occasione della Mostra del Cinema ha partecipato, tra gli altri, Andrea Ranza, presidente SLA di Venezia. “Molto spesso – ha spiegato – questa viene definita come una malattia subdola, perché molto rapidamente colpisce gli organi vitali di una persona. Però, in molti casi, ne lascia intatte le capacità cognitive fino alla fine. Ecco perché molti scrivono libri, poesie o ispirano film. Le nobili arti della cultura permettono alle persone malate di SLA uno dei loro bisogni principali: esprimersi”. La SLA, ha ricordato Ranza, è una malattia rara che ha varie forme. Secondo le ultime fonti, se ne registrano 6.000 casi, in Italia, 494 dei quali in Veneto. Ma ogni anno sono circa 1.500 le nuove diagnosi. “Lo scopo di Nicola – ha concluso il fratello Federico – era quello di lasciare un messaggio, un segno, un grido rivolto a tutti di quel che è la malattia che lo ha colpito. Se questo film riuscirà a sensibilizzare anche solo un centinaio di persone, sarà un successo. Noi ci crediamo, perché il video ha una forza incredibile. E ci permette di far sapere che c’è un mondo di persone che si occupano di questi malati, che non dovrebbero essere solo un peso per la società. Anche perché non sono casi isolati. Quel che è successo a mio fratello potrebbe succedere a ognuno di noi. E anche solo pensare a tutto ciò ci può far sentire un po’ meno egoisti”.

Per la redazione di Mirano Magazine, Giorgio Pesce e Maurizio Foffano

Tratto dall’intervista al regista del film #nico63 Paolo Lirussi www.metropolitano.it
Altre informazioni su www.nico63.com e www.studiovenicefilm.com